Restauro sostenibile

La più grande sfida che abbiamo affrontato durante il processo di restauro è stato trovare il modo di costruire qualcosa che durasse nel tempo senza, però, diventare dannoso per la flora e la fauna del luogo.

‘Riciclare’ diventò il nostro mantra.

La nostra prima fonte di materiali è stata Badia di Pomaio stessa. Non c’era bisogno di rimpiazzare fondamenta e pietre sopravvissute indenni al passaggio dei secoli quando tutto ciò di cui avevano bisogno era un po’ di cura e amore per tornare a splendere (e perché fossero sicure per noi e per i nostri ospiti).

L’edificio fu sventrato e svuotato: ad ogni pezzo di pietra o legno che poteva essere salvato furono dati un nuovo spazio ed un nuovo scopo.

I molti artisti ed artigiani locali che hanno collaborato a questo progetto negli anni hanno fatto uso non solo della loro conoscenza ed esperienza, ma anche dei propri materiali locali, dal cemento usato per il pavimento del piano terra fino al legno usato per il parquet nelle stanze.

Anche i mobili fatti a mano, e buona parte degli arredi, sono stati prodotti localmente usando solo materiali naturali come la pietra, il legno, il lino e la canapa.