La vite arrivò in quella zona della Toscana poi conosciuta come ‘Chianti’ grazie agli Etruschi, popolazione che ha vissuto in questa regione tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. Nei secoli successivi, furono i Romani che preservarono la viticultura. Dopo le invasioni Barbariche, i monaci Benedettini e Vallombrosani (gli stessi che fondarono Badia di Pomaio) si sostituirono ai Romani, essenzialmente salvando dall’oblio centinaia di anni di conoscenza viticola.

Fin dalla prima volta che sgorgò fuori da una botte, il Chianti si guadagnò l’ammirazione di ricchi e poveri. Molte personalità italiane di spicco, come Michelangelo e Galileo Galilei, addirittura comprarono dimore nell’area del Chianti per poter personalmente supervisionare la produzione del vino.

Oggi, abbiamo numerose varietà di Chianti, provenienti da diverse zone di produzione.

Il Chianti Classico, prodotto nei vasti territori tra Firenze e Siena, è uno dei vini più nobili del mondo. Il suo caratteristico colore rosso rubino e la sua consistenza vellutata sono ottenuti attraverso il processo di stagionatura, che deve durare un minimo di undici mesi. La regina incontrastata della produzione del Chianti Classico è l’uva Sangiovese, la più comune in Toscana. Altre varietà sono accettate, ma solo in percentuali basse (non oltre il 20%).

Il Chianti Montalbano risale alla fine del XIII secolo d.C. ed è prodotto nell’area tra Firenze e la città di Pistoia. Anche in questo caso, l’uva Sangiovese è la componente più importante (deve rappresentare almeno il 75% del corpo del vino). Le altre varietà di uva usate sono Canaiolo, Malvasia bianca e Trebbiano. Il Chianti Montalbano normalmente si accompagna ai classici affettati Toscani, alla carne rossa, alla selvaggina e al cinghiale.

Anche la provincia di Arezzo ha un proprio Chianti. Il Chianti Colli Aretini probabilmente risale al XIV secolo (ma potrebbe essere più antico) ed è prodotto a partire dall’uva Sangiovese. È un vino giovane, secco e dal sapore vivace che si accompagna bene a quasi tutto. In quest’area ha origine anche il Vin Santo del Chianti dei Colli Aretini, un vino da dessert ottenuto esclusivamente da uva bianca lasciata ad appassire per alcuni mesi.

Questi sono semplicemente alcuni esempi delle molte etichette e varietà di Chianti prodotte in Toscana.

I produttori sono altrettanto numerosi e variegati. Da Antinori a Banfi e Frescobaldi, tutti loro offrono tour incredibili e degustazioni che fanno venire l’acquolina in bocca.