Arezzo vanta una ricca e travagliata storia lunga migliaia di anni. Le innumerevoli guerre e rivoluzioni politiche e culturali di cui la città è stata palcoscenico ne hanno cambiato l’aspetto, ma mai lo spirito.

Numerose popolazioni e culture si sono susseguite al timone della città. Ancora oggi, le tracce lasciate dal loro passaggio sono parte integrante del tessuto urbano di Arezzo.

La nascita della città di Arezzo

La storia di Arezzo ha inizio, ufficialmente, con gli Etruschi. La popolazione Etrusca ha avuto un ruolo essenziale nel modellare la cultura di questo posto, tanto che i Romani, secoli dopo, decisero di chiamare la nostra regione ‘Toscana’ in loro onore: la parola ‘Toscana’, infatti, deriva da ‘Etrusci’ o ‘Tusci’, il nome latino per gli Etruschi. La loro cultura, ignorata per secoli, è diventata di pubblico interesse negli ultimi decenni. Adesso sappiamo che avevano un linguaggio unico, un incredibile talento artistico – specialmente nella lavorazione del bronzo, del ferro e della ceramica – un’architettura innovativa e una complessa struttura politico-economica.

Periodo Romano

Quando i Romani conquistarono Arezzo, integrando la popolazione Etrusca, decisero di costruire la propria città sopra quella esistente, come erano soliti fare.

Fortunatamente, alcune tracce della società Etrusca sono sopravvissute al passaggio del tempo e sono divenute parte della storia di Arezzo.

Un esempio è il mosaico sul pavimento del palazzo che adesso ospita la famosa Boutique Sugar; un altro è il museo Archeologico, un sentiero attraverso il periodo Etrusco e la storia di Arezzo.

. L’anfiteatro accanto al museo è un’opera Romana.

I Romani crearono molte nuove infrastrutture, ma la loro più importante opera di miglioramento urbano fu, senza dubbio, collegare Arezzo (e la Toscana in generale) a Roma tramite la Via Cassia, che attraversava la penisola dalla capitale fino al nord Italia.

Aggiustarono e pavimentarono alcune dei sentieri Etruschi esistenti, a cui aggiunsero poi nuovi tratti di strada, i loro iconici ponti ad arco e le loro pioneristiche infrastrutture idrauliche, come gli acquedotti Romani ancora oggi in piedi.
La via Cassia rappresentò un punto di svolta per Arezzo. La città divenne un centro di commercio all’interno dell’Impero Romano, guadagnando forza e benessere economico.

Arezzo muove guerra a Firenze

Sfortunatamente, la storia di Arezzo prese una piega per il peggio quando i Romani estesero via Cassia fino a Firenze, che sostituì Arezzo negli scambi commerciali. La città godeva ancora di relativa importanza nel Medioevo, soprattutto grazie al grande numero di artisti e artigiani che produceva, ma perse tutto quando decise di dichiarare guerra a Firenze in un ultimo, disperato tentativo di riconquistare la sua passata ricchezza.

Dopo che Arezzo perse la guerra, Cosimo I de’ Medici ordinò la costruzione della Fortezza che ancora oggi sovrasta la città dalla cima della collina.

Arezzo recuperò buona parte del suo prestigio solo secoli dopo, quando divenne uno dei più importanti centri culturali della Toscana.